27aprile ÷ 8maggio 2016    ~ 1750 km ~100 ore ~ 18000 m disl.
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
Ho pianificato in anticipo le tappe(le variazioni saranno poche) utilizzando STRAVA.COM ,quindi ho stampato la road-map che terrò in vista sulla borsa anteriore (città ,distanze,identificativo delle strade).Ho poi trasferito i file(formato GPX) su smartphone che fungerà  da navigatore. La scelta si rivelerà indovinata: infatti, senza, mi sarei perso svariate volte. Nelle grandi città ,quando ,per esempio,devo raggiungere un ostello, userò invece un navigatore da auto.
Il 26 aprile mi imbarco a Bergamo con la bici imballata in una scatola procurata dal mio ciclista di fiducia. Ho smontato la bici : ruota ant.,manubrio,pedali,portaborse e dentro sistemo anche buona parte del materiale da viaggio. L'imballo raggiunge il peso di 27kg(30kg max). Con me,a bordo, ho la borsa posteriore grande(max 10kg) e quella anteriore.
Arrivato all'aeroporto di Lisbona,dopo aver chiesto ad un inserviente, rimonto la bici e ripongo il materiale nelle borse. La mia non è l'unica scatola presente in prossimità del nastro di riconsegna "oggetti ingombranti": evidentemente molti ciclo-turisti cominciano il loro viaggio da questa città .
Il mio itinerario prevede di percorrere,per strade asfaltate, la "via portoghese" per Santiago da Lisbona; la"via francese" a ritroso attraverso la Spagna sino a S.Jean; raggiungere Lourdes,poi Tolosa,Narbonne,Arles ecc. e rientrare in Italia percorrendo l'Aurelia sino a casa(Arenzano-GE).
Raggiunto l'ostello in Lisbona,scarico i bagagli e in bici mi reco in centro città per le rituali foto-ricordo,quindi alla torre di Belem, 11 km fuori città . Percorrere le strade di Lisbona in bici non è cosa agevole a causa dei numerosi tratti in pavè.
27/4/16 Lisbona-Fatima 144 km 7h40min 1270 m.disl.
Comincia il viaggio: il più impegnativo sino ad oggi. Ho previsto 15/16 tappe e 2500km circa sino a casa.
28/4/16 Fatima-Porto 203 km 10h34min 2000 m.disl.
Lungo la statale IC2,dopo 30 km dopo la partenza e sino a Porto, noto numerosi gruppi di pellegrini diretti a Fatima. La tappa è  lunga , ma, essendo ad inizio viaggio,le forze sono ancora integre. A Porto altro pavè su rampe ripide;inoltre entro nel solco di un binario del tram e finisco a terra senza conseguenze data la modesta velocità .
29/4/16 Porto-Pontevedra 173km 9h37m. 1870 m.disl.
Fino a Barçelos è una carovana ininterrotta di camion. Per fortuna la corsia laterale è spaziosa e non corro grossi rischi.
A Valença,sul fiume Mino, c'è il confine con la Spagna. Pernotto all'' albergue Regina Pellegrina affollato di pellegrini provenienti dal "cammino portoghese" e diretti a Santiago.
30/4/16 Pontevedra-Santiago 60km 4h 900 m.disl. Santiago-Palas de Rei 70km 4h42min. 1300 m.disl.
In Spagna l'orologio torna avanti di un'ora e cosi ,quando esco, alle 7,15 è ancora buio fuori e fa freddo: 5°C! Soffia fin dal mattino un vento freddo in senso contrario. Arrivo a Santiago piuttosto provato. Foto di rito davanti alla cattedrale e messa di mezzogiorno con la benedizione dei pellegrini. Proseguo sperando di raggiungere Lugo,ma mi fermo prima a Palas Rei. Gionata  dura per il vento e gli interminabili saliscendi: dopo Santiago mai un tratto in piano!
1/5/16 Palas de Rei-Ponferrada 150km 8h40min. 2110 m.disl.
Parto con il termometro che indica 2°C! Oggi il paesaggio è piacevole:boschi e campi e poco traffico. A Ponferrada pernotto nell'albergue S.Nicolas de Flue gestito da Ospitaleros.
2/5/16 Ponferrada-Sahagun 178km 9h30min. 1520 m.disl.
Salgo al passo del Manzanal a 1225m: il più alto del mio tour. Percorso bello fino Astoraga, poi uno stradone piatto e monotono. A S.Miguel fotografo ancora le cicogne;questa volta ben 4 nidi, tutti sullo stesso campanile di una chiesa. Sosta a Leon. La cattedrale è splendida! Arrivo tardi a Sahagun all'ostello municipale dopo aver percorso,per errore, 13 km in più,avendo disattivato Locus per risparmiare la batteria del cellulare!
3/5/16 Sahagun-Villafranca Monte de Ocas 160km 9h45min. 1115 m.disl.
Temperatura di 5°C alla partenza e vento contrario anche oggi e sino dal mattino. La zona che stò attraversando è quella delle "mesetas"  ad una quota di 700-800m slm. Arrivo e sosta a Burgos per le foto ricordo. La cattedrale è splendida!
All'uscita della città rischio di imboccare la super-strada. Sono costretto a seguire per 1/2 km lo stretto sentiero dei pellegrini prima di poter riprendere la N120.
Ultima parte della tappa faticosa perchè prevede un passo a 1150m e il vento è sempre contrario(E,NE)
4/5/16 Villafranca Monte de Ocas-Puente de la Reina 154km 8h43min. 1510 m.disl.
Oggi incontro molti cicloturisti, naturalmente in senso opposto al mio. Probabilmente sono partiti lunedì 2maggio destinazione Santiago. Incrocio anche un mezzo a pedali veramente curioso: una "bici-reclinata-tandem" lunga almeno 4 m!
In questa zona il paesaggio è dominato dai vigneti e,probabilmente a causa dei prolungati periodi siccitosi, spesso le colture sono dotate di irrigazione.
5/5/16 Puente de la Reina-S.Jean Pied de Port 103km 6h34min. 1550 m.disl.
Per arrivare a Pamplona salgo al passo di monte Pardon . Quì i crinali delle colline sono costellati di pale eoliche e il motivo c'è e si sente! Faccio questa considerazione:"...se i ciclisti non amano il vento,i ciclo-turisti lo detestano perché le voluminose borse che si portano appresso creano,comunque soffi, resistenza all'avanzamento..."
A Pamplona fatico a ritrovare la traccia per uscire dalla città . Quando arrivo a S.Jean,che è il paese di partenza dell "cammino francese" per Santiago ed anche l'itinerario più frequentato, c'è un mondo di gente e fatico a trovare un albergue per la notte.Il paese è comunque molto carino.
6/5/16 S.Jean Pied de Port-Lourdes 152km 8h30min. 1290 m.disl.
Sono a Lourdes ,terzo santuario di questo viaggio. Molti pellegrini cominciano quì il cammino per Santiago. Faccio la conoscenza di alcuni di loro perchè alloggio all'ostello La Rouche(gestito da Ospitaleros) e la cena è una tavolata comune dove ognuno,in un miscuglio di varie lingue, parla dei propri progetti di viaggio. Le provenienze e le motivazioni sono le più disparate.
7/5/16 Lourdes-Toulouse 163km 9h34min. 1470 m.disl.
In questo tratto il paesaggio è uno dei più belli visti sino ad ora: prati,foreste di roveri secolari,i Pirenei innevati all'orizzonte. Il percorso è impegnativo con salite la cui pendenza va dal 8 al 10%. Nel pomeriggio ,come sempre, si aggiunge il vento a complicare le cose e oggi è particolarmente intenso. A Toulouse pernotto in un ostello universitario.
8/5/16 Toulouse-Villefranche 38km 2h35min 200 m.disl.
Purtroppo il vento(contrario) non è diminuito,anzi si è trasformato in bufera. A più riprese le raffiche laterali mi costringono a fermarmi. La progressione mi obbliga ad una fatica improba. Narbonne, città di arrivo della giornata, è a 150 km! E pensare che quella di oggi doveva essere una tranquilla tappa di pianura! Per informazione: da Toulouse passa il "canal du Midì" ;lo si può seguire lungo una ciclabile che lo costeggia e arrivare sino al mare(Sète). Dopo 2 ore e mezza e vedendo che non ci sono miglioramenti sul fronte-vento, mi arrendo alla fatica e ,giunto nel paese di Villefranche, decido di prendere un treno che mi porterà alla città di fine-tappa. La speranza è quella che il meteo di domani sia migliore.
Non è così perché nel pomeriggio comincia anche a piovere. Quando arrivo a Narbonne impacchetto le borse alla meglio  e raggiungo il campeggio posto fuori città . La sera ,alla reception,consulto il meteo e scopro con disappunto che sono previste quattro giornate consecutive di pioggia. Da Narbonne mancano ancora 600km a casa e le prossime tappe prevedono percorrenze giornaliere di 180km. La prospettiva di pedalare per ore sotto la pioggia battente non mi alletta proprio ;inoltre sarebbe una situazione nuova e non sono neanche molto attrezzato per affrontarla. Non posso aspettare che il tempo migliori: devo rientrare entro i tempi che mi sono dato. Così,dopo una notte passata in tenda sotto la pioggia battente e con parte dell'abbigliamento umido, decido di rinunciare e terminare quì il viaggio.
L'anno passato ero arrivato a Bezière e,causa furto della bici, ero rientrato in treno. Quest'anno,ironia della sorte, farò lo stesso!